Come gestire una pagina Facebook aziendale: costi e regole da seguire

Published by ElisaPasqualetto on

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Quando ho cominciato a scrivere per il web e ad occuparmi di social media marketing, mi sono domandata anche io come gestire una pagina Facebook aziendale, visto che il mio blog di viaggi mi aveva portato a trovare lavoro presso un’azienda, proprio come social media manager e copywriter.

Indovina un po’? La risposta l’ho trovata grazie a tanta gavetta e tanto studio, lo so che forse speravi in una risposta diversa, ma niente ti insegna di più che la pratica, costante.

Gestire una pagina Facebook aziendale è una responsabilità, ecco perché non può essere data in mano al primo stagista disponibile, ma ad un professionista o comunque ad un dipendente formato e competente in materia.

La pagina Facebook di un’azienda è una vetrina e allo stesso tempo un potente canale di comunicazione, dove un piccolo passo falso potrebbe costarti la reputazione. Non sono qui per farti del terrorismo, ti sto solo dicendo la verità, basta dare un’occhiata agli epic fail più famosi in Italia e capirai di cosa sto parlando!

Come gestire una pagina Facebook aziendale: i primi passi

Cominciamo dalle basi, dal primo approccio nei confronti del gigante blu da parte di un’azienda.

Domandati perché vuoi aprire una pagina Facebook aziendale?

Per prima cosa, domandati perché la tua azienda dovrebbe essere su Facebook, i tuoi potenziali clienti si trovano lì o lo fai perché ormai “ci sono tutti?”

Sembra una domanda stupida, ma non lo è. Se vendi bastoni da passeggio e il tuo target ha un’età al di sopra dei 70 anni è probabile che Facebook non sia la strada più giusta da percorrere.

Non tutti i social sono fatti per tutte le aziende, ognuna deve scegliere la sua strada in base ai propri obiettivi e alle proprie esigenze. Certo, c’è da dire che Facebook è, forse, il social più versatile di tutti, però è sempre meglio farsi una domanda in più che in meno.

Che obiettivi vuoi raggiungere?

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La seconda domanda da porti riguarda gli obiettivi, non puoi pensare di aprire una pagina Facebook aziendale senza avere la minima idea del perché lo fai. Vuoi raggiungere clienti che non raggiungeresti tramite altri canali? Vuoi aumentare la tua brand awareness? Vuoi comunicare in modo diverso da come facevi prima?

I tuo competitor sono presenti su Facebook?

A questa domanda le risposte possono essere soltanto due: sì o no. Nel primo caso, potrai documentarti e studiare come i tuoi competitor utilizzano Facebook, vedere che tipo di interazioni hanno con il proprio pubblico, prendere spunto dalle loro tattiche vincenti per poter costruire la tua.

Se i tuoi competitor non sono ancora su Facebook, hai la possibilità di essere il primo e unico presente e sfruttare questo vantaggio a tuo favore.

Ovviamente ci sono i pro e i contro di entrambi i casi, nel primo devi sicuramente faticare di più per emergere e distinguerti dagli altri, nel secondo caso, dovrai essere tu il primo ad inventare una strategia ed applicarla, senza poter avere alcun confronto.

Sono i rischi del mestiere.

Come gestire una pagina Facebook aziendale in pratica

Il piano editoriale per i social

Il piano editoriale è un insieme di azioni strategiche che ti portano a realizzare gli obiettivi che ti sei posto in partenza. In altre parole, rappresenta i contenuti che andrai a postare sulla tua pagina Facebook aziendale.

Avrai già capito che, il primo passo da fare, è sicuramente capire cosa postare sulla pagina e perché. I gatti sono ormai fuori moda, oltre che sintomo di poca fantasia e molta ignoranza, ad eccezione di chi ha un blog sui gatti o chi ha un negozio di animali. Insomma, hai capito a cosa mi riferisco.

Ad ogni modo, dovrai destreggiarti tra tre tipologie di contenuti principali:

  • immagini
  • video
  • link

ognuna delle quali comporta un engagement e una copertura differente. Le immagini, in modo particolare, comprendono anche infografiche, GIF e cinemagraph.

Non sottovalutare, poi, l’aspetto dei video live. Facebook sta puntando molto sui video, ma, anche in questo caso, devi vedere se i video sono un elemento che potrebbe essere interessante e utile per i tuoi consumatori, oppure no.

Bilancia bene la pubblicazione di contenuti commerciali (circa il 30%) rispetto a quelli di tipo informativo e/o emozionali (70%).

Quando postare su Facebook

Dopo aver deciso il cosa, dovrai anche stabilire il quando. Non puoi pubblicare a caso, rischiando di non intercettare gli utenti interessati al tuo prodotto, ma devi cercare di essere presente nel mondo in cui loro sono presenti.

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Per questo ci sono gli Insights della pagina Facebook, monitorali sempre.

Investi un budget per le inserzioni

Facebook per le aziende è diventata, ormai, una piattaforma a pagamento, penso che ormai te ne sarai accorto. L’algoritmo di Facebook fa sì che solo il 10% delle persone che hanno effettivamente messo “mi piace” alla tua pagina, sia costantemente aggiornato sui contenuti.

Individua un budget da investire sulle tue campagne e applicalo secondo l’obiettivo che ti sei posto. Se hai bisogno di aiuto, sono qui.

Rispondi ai commenti

Non sottovalutare mai le interazioni che gli utenti hanno con i tuoi contenuti e quindi con la tua azienda. Scrivere un commento, piuttosto che mettere un “like” è un’azione che l’utente fa e su cui investe del tempo, seppur breve. Valorizzalo. Cerca di fare in modo che l’utente si senta corrisposto, se lascia un commento, inevitabilmente si aspetta una risposta o una reazione, non farlo aspettare.

Lo stesso vale per i messaggi privati, infatti, ti invito ad approfondire l’argomento nell’articolo che ho scritto su come gestire il customer service sui social.

Imposta il Pixel di Facebook

Una novità di Facebook, ormai da un po’, è il Pixel, un codice di monitoraggio che ti aiuta a rendere ancora più mirato il target dei tuoi post sponsorizzati. Per questo ti consiglio di leggere l’articolo di Veronica Gentili, dove vengono spiegate tutte le sue funzioni e i vantaggi che puoi trarne.

Quanto costa la gestione di una pagina Facebook?

Lo so che vorresti una risposta chiara e immediata, ma purtroppo dovrai accontentarti di un “dipende” con spiegazione. Diciamo che più o meno i costi di gestione si aggirano intorno ai 100 e i 600 euro. Un bel gap eh?

Perché il costo della gestione di una pagina Facebook può variare?

Gli elementi che comportano la variazione del prezzo nella gestione di una pagina Facebook da parte di un professionista esterno all’azienda sono i seguenti:

  • numero di post
  • creazione di un piano editoriale
  • durata della collaborazione
  • creazione dei contenuti da postare
  • analisi e monitoraggio delle performance
  • creazione e monitoraggio di campagne pubblicitarie

In base al servizio che richiedi e alla persona a cui ti affidi, il prezzo varia.

Se vuoi tenere la gestione della pagina Facebook aziendale all’interno del tuo business, allora dovrai solo valutare i costi di formazione per una persona che dedicherà il suo tempo a questo e il budget da investire in eventuali sponsorizzazioni.

Se ti serve aiuto, scrivimi pure!


2 Comments

Luca · 8 Dicembre 2017 at 16:44

Ciao Elisa, vorrei aggiungere una riflessione sul costo di gestione di una pagina fan: oltre all’elenco giustissimo che riporti, l’argomento trattato nella pagina fan e le dimensioni del brand hanno un peso specifico nel determinare il costo. E’ evidente che gestire una pagina Social che parla di animali sia molto più facile rispetto a una pagina b2b che parla di tubi per l’edilizia (ad esempio), perché l’argomento si presta benissimo per i Social, otterrà tante interazioni e faciliterà la creazione del piano editoriale. Gli spunti sugli animali sono infiniti, sui tubi un po’ meno…

Le cose cambiano moltissimo a livello strategico e di “ore-uomo” se invece parliamo di una pagina “b2b”, ad esempio un rivenditore di ricambi per auto o peggio ancora il già citato produttore di tubi per l’edilizia…

Il problema è che generalmente le aziende o i freelance chiedono un listino prezzi o fanno confronti di costo rispetto a pagine con una gestione molto più facile… mi chiedo se si riuscirà mai a generare una formula per determinare il costo di un servizio di comunicazione così “complicato”…

    ElisaPasqualetto · 4 Gennaio 2018 at 11:38

    Ciao Luca,
    grazie per aver condiviso con tutti questo tuo pensiero.
    Concordo con te in quanto dici, io stessa cerco di adattare il prezzo alla tipologia di azienda che ho davanti. Non mi discosto molto, diciamo che se l’argomento da trattare si distanzia molto dalla mie conoscienza, considero nel preventivo anche il tempo che impiego nel documentarmi.

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