Cosa ho imparato dopo il primo mese da freelance
Il primo mese da freelance è ormai passato e ho pensato di tirare un po’ le somme di com’è andato questo inizio di esperienza.
Essere freelance non è per niente facile, ma ero stata prontamente avvertita, prima di cominciare. Dopo aver lasciato l’ufficio dove lavoravo, ho fatto i primi passi nel mondo dei freelance, con quell’incertezza che hanno i bambini quando imparano a camminare e anche lo stesso stupore.
Diventare freelance è come rinascere, è ricominciare la propria vita daccapo, più o meno fai quello che facevi prima, con la differenza che sei padrona di te stessa.
Cos’ho imparato dopo il primo mese da freelance? Presto detto.
Trovare clienti è la cosa più difficile del mondo
La cosa già mi terrorizzava prima di cominciare, io non sono mai stata una brava commerciale, ma mi è toccato diventarlo per me stessa. Ho utilizzato diversi metodi di approccio e, tralasciando la panettiera sotto casa che alla mia proposta di gestirle la pagina Facebook mi ha risposto che “tanto a casa aveva una grafica” (che equivale dirmi che può occuparsi di coywriting uno stagista), direi che sono andati tutti piuttosto bene.
Non me lo aspettavo, credevo di fare un buco nell’acqua dopo poco tempo, invece, a distanza di un solo mese dall’inizio di questa avventura da freelance, posso dirmi abbastanza contenta.
Trovare cliente è comunque molto faticoso e difficile. Vendere ciò che faccio a persone che, mediamente, non hanno la minima idea di cosa significhi “social media marketing” oppure “scrittura seo” è arduo di per sé, ma ci sto lavorando.
Bisogna munirsi di faccia tosta
Io sono nata senza faccia tosta. Non amo particolarmente chi lo è di natura, ma ammetto che essere in grado di proporsi, nel mio lavoro, è davvero molto importante.
Io credo di conoscere le mie capacità, sapendo di essere agli inizi, sono anche consapevole del fatto che ho molto da imparare e da approfondire, ma alle volte, questo mio eccesso di zelo e questo voler essere sempre preparata al 100% su ogni cosa, mi porta a non sentirmi mai pronta e sufficientemente competente.
Un’arma a doppio taglio, se ci pensi, perché se da un lato preferisco fornire un servizio completo a 360°, dall’altro sono costretta a rinunciare a qualche opportunità per la mia tendenza a non sentirmi mai sufficientemente preparata.
Questo è uno scoglio che devo superare, ma penso che verrà col tempo.
Fare i preventivi non è facile come si possa pensare
Dare un prezzo al proprio tempo è forse una delle cose che ho trovato più difficili in questo primo mese da freelance. Fino a poco tempo fa il valore del mio tempo era stato stabilito da altri, oggi, tocca a me.
Grazie ai diversi articoli online, cito in particolare quello di Enrica Crivello, ho cominciato a capire come trasformare in un preventivo, la mia idea di lavoro.
Come ogni freelance alle prime armi, ho cominciato col stabilire una tariffa oraria, cerco di fare una media del tempo che ci metterei a realizzare un determinato lavoro e finalizzo il preventivo.
Spesso, però ci sono delle variabili, ad esempio:
- il materiale fotografico e informativo non viene fornito dal cliente
- i testi riguardano argomento sui quali non ho conoscenze
- la lunghezza della collaborazione
Inoltre, poi devi tener conto della marca da bollo, della ritenuta INPS e di una serie di altre cose che andranno ad alterare il tuo guadagno netto. Per fortuna sto utilizzando una piattaforma online, che mi facilita la vita, nella gestione delle fatture e dei preventivi.
La gestione del tempo
Decidere quanto lavorare, ma anche monitorarsi mentre si svolge un lavoro è un’altra delle cose che mi ha dato del filo da torcere.
Io sono una che tende ad avere 10 finestre del browser aperte contemporaneamente, ma col tempo mi sono accorta che, così facendo, non facevo altro che aumentare le cause di distrazione.
Ho provato a cronometrarmi, ho provato il metodo del pomodoro, ho provato a seguire gli orari che avevo in ufficio… ancora non riesco a gestire il tempo come vorrei, soprattutto se lavoro da casa.
Lavorare da casa sì, ma non sempre
Una delle cose che ho imparato dal primo mese da freelance è il fatto che lavorare da casa non è proprio così vantaggioso. Mi spiego.
La mattina quando mi sveglio ci possono essere diverse cose da fare, dalla lavatrice, ai piatti da lavare, e la tendenza è quella di dire “faccio questo e poi comincio a lavorare”, senza renderti conto che tra una passata di aspirapolvere e l’altra, hai perso già una mattina intera.
Per non parlare del postino che suona e che ti interrompe o delle bollette che devi andare a pagare.
Per evitare che tutto ciò interferisca con il mio orario di lavoro, cerco di lavorare dalla biblioteca vicino casa, almeno 3 giorni a settimana. Fino ad ora l’ho trovato un ottimo metodo per aumentare la concentrazione, quasi mi sembra di recarmi in ufficio.
La pazienza è la virtù del freelance, specie se devi spiegare di cosa ti occupi
Quando spiego che lavoro faccio e aggiungo il particolare che ho la possibilità di lavorare da casa, gli occhi del mio interlocutore esprimono un sentimento di stupore e di incredulità, all’inizio, che poi si trasforma nella classica espressione che potrei sintetizzare così: “ah, ok, dunque non fai niente”.
Ecco, quando mi accorgo che all’espressione di incredulità va, pian piano, a sostituirsi una smorfia che indica sufficienza, capisco che è il momento di tirarsi su le maniche e tentare di salvare il salvabile, spiegando che in realtà qualcosa per guadagnarmi da vivere lo faccio anche io.
Noi operatori del web siamo essere incompresi, questo è certo.
La libertà è un dono prezioso
La libertà di scegliere come utilizzare il proprio tempo è qualcosa che dovremmo avere tutti. In questo primo mese da freelance ho potuto dedicare molto più tempo a me stessa e ai miei affetti. Organizzo il mio tempo in modo tale da tentare di non perdermi nulla nessun avvenimento importante, nessun pranzo di famiglia.
Il tempo passato con gli amici e le persone che ci stanno più a cuore è estremamente prezioso, oltre a quello che dovremmo dedicare a noi e al nostro benessere psico-fisico, ecco perché ogni giorno mi convinco di aver fatto la scelta giusta.
La strada da fare è ancora lunghissima e in salita, d’altronde sono appena all’inizio del mio percorso, ma nel mio zaino ho messo perseveranza, curiosità e tenacia, quindi, penso proprio non mi fermerà nessuno!
2 Comments
Monica · 13 Marzo 2017 at 11:57
Mi sento partecipe di quanto scrivi, (e d’accordo) ma tanto già lo sai.
Emanuele · 13 Marzo 2017 at 17:18
Ciao Elisa, io non sono freelance, ma comprendo tutto ciò che hai scritto e lo condivido! In particolar modo il fatto di sapersi vendere, è una cosa che mi viene difficilissima :-(! In bocca al lupo per i prossimi mesi :-D!