Tone of voice: cos’è e come si sceglie
Oggi parliamo di tone of voice che, per chi non lo sapesse, è il modo in cui un’azienda (ma anche un privato) parla di sè attraverso i testi. Detta così sembra facile, ma non è proprio semplice identificare il giusto tone of voice da utilizzare, dal momento che i fattori che ne determinano la scelta sono diversi, a partire dal target a cui la tua azienda o tu stesso ti stai rivolgendo.
Nel mondo infinito del web avrai sicuramente letto gli articoli più diversi, quello con un tono più ironico, quello un po’ più solenne, sognatore, polemico e così via… di modi di scrivere se ne possono utilizzare tanti, ma solo uno di questi sarà vicino alla tua personalità e solo uno di questi potrà esprimere al meglio ciò che vuoi dire.
Tone of voice: questione di target
La prima domanda che devi farti è la seguente: a chi mi rivolgo?
In altre parole devi individuare chi è il tuo target, scommetto che questa frase l’avrai già sentita dire, dal momento che nel marketing, il pubblico di riferimento determina praticamente tutto il resto del piano.
Ad ogni modo, stavamo parlando, appunto, di target. Chi sono le persone che potrebbero acquistare un tuo prodotto, alloggiare nel tuo hotel, mangiare nel tuo ristorante, insomma, chi sono i tuoi clienti finali?
Scegliere il giusto tone of voice è importante, le persone che hai di fronte se lo aspettano, anche tu stesso te lo aspetti quanto ti ritrovi dall’altra parte, prova a pensarci, e vedrai che ho ragione.
Facciamo un esempio.
Mettiamo il caso che io sia il titolare di un ostello a Venezia, il tipo di turismo in una città come questa è veramente molto variegato, ma i clienti che a me interessano e cui mi rivolgo, rappresentano solo una fetta ben delineata delle persone che visitano questa città, orientativamente possiamo dire che sono ragazzi e ragazze che:
- viaggiano con un budget limitato
- seguono la filosofia del viaggiatore zaino in spalla
- sono molto alla mano
- hanno un età compresa tra i 18 e i 35 anni
In base a queste poche osservazioni, già comincia a crearsi una sorta di ritratto che mi aiuterà a capire come muovermi e a scrivere i miei testi. Chi fa parte di questo target, si aspetta un tone of voice confidenziale, diretto, pratico, con pochi fronzoli e tanti aspetti pratici e non di certo una tono aulico e distaccato.
Cosa penseresti se alla reception di un ostello ti dessero del lei? Sembra una cosa stupida, ma probabilmente storceresti il naso, se volevi che ti dessero del lei, avresti sicuramente preferito un hotel o sbaglio?
Tone of voice: gli step per scegliere quello giusto
Per scegliere il giusto Tone of voice, però, non devi solamente basarti su ciò che tu vorresti dire, ma devi anche saper ascoltare, scrutare e studiare ciò che ti sta intorno. Dopo aver individuato il tuo target e ovviamente gli obiettivi della tua azienda, devi anche cercare di capire come le persone, appartenenti al pubblico che ti interessa, si esprimono.
Ecco cosa ti consiglio di fare:
- leggi ciò che gli utenti scrivono sul tuo brand
- leggi i contenuti dei tuoi competitor e cerca di individuare il loro tone of voice
- sperimenta, scrivi testi diversi, fino a che non troverai la giusta strada
- individua i valori che stanno dietro il brand e i valori in cui crede il tuo target
- parla con i tuoi utenti tramite i social, per esempio, o nei forum del tuo settore
- fatti delle domande:
- cosa voglio esprimere?
- come voglio esprimermi?
- cosa i miei lettori/clienti si aspettano?
Non pensare che dopo tutto questo il lavoro sia finito, devi tener presente che le persone cambiano, le generazioni cambiano e così anche il modo di esprimersi, quindi, devi sempre rimanere al passo con i tempi, l’osservazione e lo studio deve essere costante, specie se nel tuo campo è facile e frequente che nascano terminologie e modi di dire nuovi.
3 Comments
Paolo · 19 Aprile 2018 at 7:27
Ciao Elisa, una domanda:
in che senso nella scelta del tone of voice devo tenere presenti gli obiettivi di marketing dell’azienda?
E’ possibile avere un esempio pratico?
Grazie mille!
Paolo
ElisaPasqualetto · 20 Aprile 2018 at 15:51
Ciao Paolo,
la tua domanda è lecita.
Ti faccio un esempio pratico, poi fammi sapere se può esserti d’aiuto per capire meglio ciò che volevo dire.
Mettiamo caso che la tua azienda abbia come obiettivo quello di diventare leader di settore nel proprio mercato di riferimento, e che questo mercato abbia come target una popolazione di persone dai 14 ai 18 anni, capisci bene che se l’obiettivo è quello di diventare il marchio di riferimento per quella tipologia di persone, dovrò adattare il mio messaggio pubblicitario e la mia comunicazione a linguaggio dei “giovani di oggi”. 🙂
Paolo · 27 Aprile 2018 at 20:33
Grazie mille Elisa, tutto chiarissimo 😉