Di bugie su Instagram se ne sentono davvero tante in giro e, la maggior parte delle volte, provengono direttamente da oltre oceano, dove qualsiasi guru dice la sua su praticamente qualsiasi argomento.
Di recente, mi è capitato di leggere l’articolo sul nuovo algoritmo di Instagram sul blog di Later e il post di TechCrunch a cui fanno riferimento, per vedere se c’era qualche informazione da aggiornare riguardo il mio articolo sull’algoritmo di Instagram 2018. Notizie nuove non ce n’erano, ma l’articolo di TechCrunch mi ha dato l’idea per questo post.
Ho pensato, quindi, di fare un articolo insolito, dove non decanto le nuove funzionalità della piattaforma o ne spiego le potenzialità, ma un post dove l’attenzione è puntata sui falsi miti, quelle informazioni che sono sbucate non si sa dove e inventate da non si sa chi.
Cominciamo.
1. Il feed di Instagram si baserà di nuovo sulla cronologia
Quanto ci piaceva il feed che ci mostrava in ordine cronologico i post dei nostri follower… c’è chi dice che tornerà a popolare i nostri schermi, ma ahimé è una bugia. Lo stesso Instagram dichiara che non ha intenzione di tornare al vecchio sistema, per non creare confusione tra i feed e complicare ulteriormente la piattaforma.
Un vero peccato se ci pensiamo, dal momento che i post dei nostri amici che registrano poco engagement accouperanno gli ultimi posti in fondo al nostro feed, anche se appena pubblicati.
2. Instagram non ascolta le lamentele e le segnalazioni degli utenti
Magari sei anche tu tra i tanti che mi hanno scritto dicendo che l’assistenza di Instagram non dà risposte, ma ciò non significa che non prenda in considerazione le lamentele degli utenti.
Quando ti metti in contatto con l’assistenza di Instagram, ogni messaggio viene salvato e tenuto in considerazione. Facebook sa quanto è importante che gli utenti stiano bene nella sua piattaforma e così fa anche il fratello minore.
(Che poi sia snervante non ricevere risposta, è indubbio.)
3. Instagram nasconde i post degli utenti che seguiamo
Con il nuovo algoritmo, il feed delle persone mostrerà per il 90% post di persone amiche e di familiari, contro il 50% di quando il feed si basava sulla cronologia. Questi sono i dati che il blog di Later riporta e che prova il fatto che i post delle persone che seguiamo non vengono oscurati, mai, nemmeno se l’account è vittima dello Shadowban.
Dovrai scrollare in già il feed per un paio d’ore prima di vederli tutti, ma anche se sono in fondo, i contenuti ci vengono mostrati.
4. Il feed di Instagram dà priorità alle foto e non ai video
Altra bugia girata sul web. L’algoritmo di Instagram su questo argomento non segue il fratello maggiore, che predilige i video e i live video, e non fa preferenze.
Le tipologie di post che vedrai nel feed sono i tipi di post con cui tu interagisci di più. Io, ad esempio, su Instagram preferisco vedere le foto che i video, per questo la maggior parte dei miei contenuti è data da foto e non da video, che posso sempre ricercare nella barra di ricerca della piattaforma.
5. Instagram favorisce gli utenti che sfruttano tutte le sue funzioni
Devo ammetterlo, a questa ci avevo creduto anche io.
Instagram, però, non privilegia chi utilizza tutte le sue features e onestamente lo trovo anche molto corretto. Le Instagram stories, ad esempio, sono ricche di funzionalità diverse che ti aiutano ad aumentare la tua visibilità e il tuo engagement, ma non è usandole o meno che verrai “preferito da Instagram”.
La creatività è unica in ognuno di noi ed è bello lasciarla libera di mostrarsi nella sua semplicità e nella suo più alto livello di estrosità.
Ah, a proposito di Instagram Stories, sto preparando le slide per un webinair per sfruttarle al meglio e aumentare la visibilità del proprio profilo, se ti piace come idea, fammelo sapere nei commenti!
6. Instagram penalizza gli account business
Pensavamo che gli account business di Instagram facessero la stessa fine delle pagine Facebook a livello di portata organica, invece non è così. Non esiste alcun tipo di pensalizzazione o diversificazione tra account personale e account business in termini di visibilità.
Quindi non serve tornare ad avere un account personale per aumentare i proprio follower e i like su Instagram.
Conclusione
Sono tante e diverse le cose che si dicono sui social, l’importante è individuare la fonte giusta da cui apprenderle.
Lo scopo di questo articolo è quello di farti vedere le cose da un punto di vista diverso, perchè non è solo apprendendo nuovi modi di sfruttare la piattaforma che la saprai usare al meglio, ma anche distinguendo le informazioni giusto da quelle meno giuste.
Conosci altre bugie su Instagram? Sono curiosa di leggerle nei commenti!
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4 commenti
Chiara · 13 Giugno 2018 alle 9:12
Grazie, ci sei sempre molto utile.
ElisaPasqualetto · 13 Giugno 2018 alle 13:03
Un piacere, davvero!
Ylenia · 3 Gennaio 2019 alle 10:56
Ciao elisa, ti seguo spesso. Sono interessata al tuo webinair sulle stories perché sono il mio cruccio! Ho un blog che parla del Friuli Venezia Giulia con ig e fb collegati. Target diversi per ogni social.
ElisaPasqualetto · 10 Gennaio 2019 alle 9:15
Grazie Ylenia, il tuo feedback è importantissimo, tanto da ricordarmi quanto sono indietro nell’organizzare questo webinair… ma ce la farò!